LA CULTURA DEL JAZZ - UNI OSTIA UNIVERSITA' DI PROMOZIONE CULTURALE E SOLIDALE

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LA CULTURA DEL JAZZ

8° ANNO ACCADEMICO > LE CONTAMINAZIONI CULTURALI > ARCHIVIO > ATTIVITA' RECENTE
LA CULTURA DEL JAZZ
QUATTRO INCONTRI CON IL PROF. STEFANO ZENNI
IL PROGRAMMA DEI QUATTRO INCONTRI

1° INCONTRO
Dal minstrel a Philip Roth: il passing “razziale” nel jazz e nella letteratura
1 febbraio 2023



C’è chi propone di doppiare i personaggi con attori dello stesso colore della pelle e chi stigmatizza il dipingersi la faccia di nero. Nella storia ci sono neri che si fanno passare per bianchi, e perfino bianchi che si fanno passare per neri., come se "nero" e "bianco" fossero categorie ben definite. Come si fa a diventare un altro, addirittura mutando colore? Nelle culture razziste come quella statunitense è prassi piuttosto comune slittare tra varie identità "razziali", anche e soprattutto nella musica e nello spettacolo. Un comportamento sociale raccontato  dal cinema e dalla letteratura, e che nel jazz si è manifestato in tanto forme creative.


2° INCONTRO
Spirits Rejoice. La religione del jazz
15 febbraio 2023



Considerato musica profana e peccatrice per eccellenza, il jazz affonda le sue radici in una antica e robusta tradizione religiosa, che dall’Africa ai Caraibi ne ha plasmato valori e linguaggio. Senza contare gli spiritual, i rapporti con l’Islam, il cattolicesimo, le denominazioni protestanti e le forme eterodosse di devozione spirituale che hanno toccato gli artisti più diversi, da Louis Armstrong a John Coltrane.


3° INCONTRO
Da George Gershwin a Amy Winehouse.
Le musiche afroamericane e la cultura ebraica: una storia di scambi.
1 marzo 2023

Per accedere al webinar questi i parametri:
 
Apertura del collegamento H 18:20 - Inizio lezione H 18:30
 
C’è sala d’attesa, attendere l’autorizzazione di accesso
 




Cosa hanno in comune George Gershwin, Richard Rodgers, Irving Berlin, Benny Goodman, Stan Getz, John Zorn, Amy Winehouse? Sono tutti di cultura ebraica, un mondo che ha plasmato in profondità la musica americana, incluso il jazz. Come mai proprio gli ebrei, diventando manager e produttori di folk, blues e soul, hanno compreso la musica nera meglio di tutti? E gli afroamericani, ne sono stati influenzati? Benevenuti nel melting pot americano.


4° INCONTRO
Il jazz e la guerra: l’incredibile storia dei V- Disc



LINK PER L' ACCESSOD
riunione: 848 1825 0338
Passcode 191437


La seconda guerra mondiale ha segnato una profonda trasformazione del nostro tempo, e il jazz non ne è stato immune. Tutta una serie di forze storiche e sociali hanno plasmato i contenuti della musica: dagli scioperi discografici al razionamento di materie prime, dal reclutamento dei soldati/musicisti alla propaganda. La storia dei V-Disc, che ha interessato soprattutto l’Europa, ne è la sintesi più affascinante e sorprendente.


Gli incontri saranno trasmessi su Piattaforma ZOOM ed avranno inizio tutti alle ore 18:30 (con attivazione collegamento ore 18:15)
CONOSCIAMO IL PROF. STEFANO ZENNI

E’ stato fondatore e presidente della Società Italiana di Musicologia Afroamericana (SIdMA).
Insegna Storia del jazz e della musica afroamericana, Analisi delle forme compositive jazz e Storia della musica applicata alle immagini presso il Conservatorio di Bologna.
E’ docente a contratto presso il Conservatorio di Firenze.
Insegna Storia della Musica presso la scuola di teatro L’Oltrarno del Teatro della Pergola di Firenze, diretta da Pierfrancesco Favino.
Ha insegnato Analisi a Siena Jazz e History of Music of XX and XXI Century presso la New York University a Firenze.
Dal 1998 è direttore artistico della rassegna Metastasio Jazz presso il Teatro Metastasio di Prato.
E’ stato direttore artistico del Torino Jazz Festival dal 2013 al 2017.
E’ stato direttore artistico della stagione musicale della Società del Teatro e della Musica L. Barbara di Pescara.
E’ direttore artistico del Torino Jazz Festival per il triennio 2022-25
Ha pubblicato importanti libri su Louis Armstrong, Herbie Hancock, Miles Davis, Charles Mingus. Il volume I segreti del jazz ha vinto il premio Migliore libro di saggistica su musica internazionale 2007-2008 al 1° Festival del Libro Musicale di Sanremo. Ha pubblicato una vasta e innovativa Storia del jazz. Una prospettiva globale (Stampa Alternativa, 2012). Il suo ultimo libro è Che razza di musica. Jazz, blues, soul e le trappole del colore (EDT, 2016).
Dal 2012 tiene con successo il ciclo “Lezioni di jazz” presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.
E’ stato consulente per i film Io sono Tony Scott di Franco Maresco (2010) e Enrico Rava. Note necessarie, di Monica Affatato (2016). I suoi contirbuti su musca e cinema sono in dvd su Pasolini, Ciprì e Maresco, Gianni Amico.
E’ stato a lungo collaboratore della rivista Musica Jazz. Dal 2009 al 2013 è stato editor del settore jazz del Giornale della Musica.
E’ stato membro dell’International Advisory Board del Center for Black Music Research di Chicago nonché redattore del New Grove Dictionary of Jazz II.
Collabora al Dizionario Biografico degli Italiani dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana.
E’ stato candidato ai Grammy Awards come autore di note di copertina.
Dal 1997 è stato conduttore di Rai Radio3 nei programmi “Mattino Tre”, “Il terzo anello”, “Body and Soul”, “Wikiradio”, “Wikimusic” ecc.
E’ il terzo anno consecutivo che cura per Uni Ostia, online, lezioni di Jazz.
COME PARTECIPARE AGLI INCONTRI
Questa terza serie di incontri sul Jazz, così come è stato per le due precedenti edizioni, è aperta a tutti, gratuita per i soci di Uni Ostia, mentre è richiesto un contributo di partecipazione ai non soci.

PER TUTTI GLI INTERESSATI C'E' L' OBBLIGO DELLA ISCRIZIONE (secondo le modalità più avanti indicate), condizione essenziale per poter ricevere  nella giornata di programmazione di ciascun incontro il link di accesso in Rete.

I Soci di Uni Ostia in regola col tesseramento devono darne comunicazione o direttamente in Segreteria, ovvero inviando una mail all'indirizzo segreteriauniostia@uniostia.it  indicando l'indirizzo mail (ove  ricevere i link di accesso), ed il numero telefonico del cellulare (ove ricevere eventuali comunicazioni organizzative WhatsApp). Le iscrizioni prive di questi dati non saranno accolte.

I non Soci invece devono inviare la loro richiesta di iscrizione via mail all'indirizzo iscrizioni2023@uniostia.it riportando
  1. il proprio nominativo completo (Cognome e Nome),
  2. l'indirizzo di residenza comprensivo di CAP,  
  3. l'indirizzo mail ove ricevere i link di accesso,  
  4. il numero telefonico del cellulare ove ricevere eventuali comunicazioni organizzaztive WhatsApp.
ed allegando la copia del bonifico bancario di € 40,00 effettuato sul conto intestato a: UNI OSTIA APS IBAN: IT80F0832703249000000004598 presso banca BCC Roma Ag.134 Lido di Ostia
Qualora si intenda partecipare ad un solo incontro, fermo restando le modalità di iscrizione (indicando con precisione il titolo dell'incontro prescelto) l'importo del contributo sarà di € 15,00.
Entro le ore 15.00 del giorno di programmazione di ogni incontro, si riceverà per email le coordinate per l'accesso in Rete (su piattaforma ZOOM).

A conclusione del ciclo, agli iscritti è data la possibilità di accedere alla registrazioni dei quattro incontri
Codice Fiscale: 97877730586 - IBAN: IT80F0832703249000000004598 - BCC Roma Ag.134 Lido di Ostia
Il recapito telefonico, attivo tutti i giorni feriali dal lunedì al venerdì, dalle ore 17:45 alle ore 19:15 è il 351.5906436
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